Qualche giorno fa per motivi di lavoro ho consciuto Giovanni Calia, giovane e brillante informatico.
La faccio breve, è diventato il mio faro nell’ ingarbugliato mondo del blog (forse dovrei chiamarla social communication), da un pretesto ci siamo trovati a parlare di Blog, della loro importanza comunicativa.
E’ stato commovente riuscire a parlare con qualcuno che da tanto spazio e importanza alla comunicazione.
Banalità a parte sia come Referente Informatico della sezione di Torino dell’A.N.A. che nel mio lavoro quotidiano alla base dei problemi da risolvere c’è sempre un problema di comunicazione.
Come referente informatico dell’unità di protezione civile della sezione di Torino dell’A.N.A. la mia preoccupazione appena insediato è stata quella di capire come poter far girare le informazioni al maggior numero di persone e nel minor tempo possibile; risultato: comunico molto bene con me stesso e basta!
E’ stato per me dirompente il fatto stesso che vedendo per caso il mio blog, abbia esclamato “ahh, hai un blog ?”. Già ho un blog, la maggioranza delle persone a cui timidamente lo dico mi guarda e mi chiede “Perché ? Vendi qualcosa ?”.
Mi sono fatto condizionare a tal punto da questa cosa da ricercare una giustificazione convincente, tanto convcente da diventarne il sottotitolo “Appunti sparsi di un alpino di campagna”; ovvero uso il blog come il contenitore unico delle mie esperienze/memorie, in tutti i settori. Quasi come giustificare o mettere in secondo piano la volontà di condividere queste informazioni, ero così giunto alla conclusione di lasciar perdere e tirarlo uno di questi giorni.
Giovanni Calia mi ha invece riavvicinato alla destinazione unica del blog, ovvero diffondere, condividere esperienze in tutti i settori non solo quello informatico.
Ma soprattutto ho trovato la voglia di ricominciare a scrivere.
Pertanto grazie Giovanni,e grazie a chiunque voglia aiutarmi a migliorare il mio per ora inutile blog.

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