Con questo post chiudiamo l’argomento National IDPA.
Dunque andiamo con ordine.
10 esercizi per il National, progettati dai principali club italiani, e 4 per l’European Championship, progettati da club stranieri.
7.30 di Sabato sul campo, 7.45 cominciavamo a sparare i primi colpi graziati prima e premiati poi dalle condizioni climatiche.
Inizialmente tempo estremamente uggioso e umido franco poi volgere ad un soleggiato tipico di una giornata di inizio estate, naturalmente al sole ha fatto da contraltare la situazione idrogeologica del campo. Qualcuno si esibiva nel lancio del caricatore, invece di provarti l’esercizio ti cercavi una zona non allagata in cui poter effettuare il cambio caricatore senza dover poi chiamare i sommozzatori per poterlo recuperare.
Meglio sicuramente dei nostri colleghi del giorno prima che hanno tirato sotto la pioggia scrosciante.
L’organizzazione sul campo è stata ottima, nessuna coda agli stages, esercizi complicati ma ben congegnati (meno uno).
L’arbitraggio ha visto qualche momento di perplessità relativamente ad alcune situazioni (in questo national è stata introdotta la default procedure, ovvero per il solo fatto di avere messo un piede nello stage l’hai gà presa, ti verrà però solo comunicata per raccomandata con ricevuta di ritorno con il national 2008).
Ma su quest’ultimo tema non mi voglio dilungare poichè non avendo fatto una gara brillante potrei essere tacciato di livore sportivo.
Finora tutto bene, ma la ciliegina sulla torta deve ancora arrivare.
Per fortuna io ed il mio gruppo abbiamo terminato di gareggiare il sabato sera alle 18.30 raggiungendo il numero di 14 esercizi (10+4), quindi la domenica decido di rientrare a casa e non rimanare alla premiazione, e mai scelta fu più saggia.
Non potete immaginare lo sgomento quando alle 7.30 del lunedì mattina apro la mia casella di posta elettronica e trovo un messaggio che sinteticamente mi avvisa che l’organizzazione della gara non ha potuto procedere alla premiazione poichè nell’impossibilità (nell’incapacità sostengo io) di stilare classifiche definitive per i national, gli europei sono spariti dalla memoria comune. Addirittura viene richiesto ai tiratori di verificare con i propri statini i risultati di gara.
In buona sostanza ad oggi che sto terminando il post (1 novembre) non ci sono ancora classifiche ufficiali ma solo temporanee, degno della peggior gara di bocce interquartiere tra quartieri disagiati (non me ne vogliano i giocatori di bocce ma avevo bisogno di un esempio forte).
Insomma il National/Europeo/Mondiale/Regionale e quantaltro possa servire si è rivelato una vera bufala.
Tutto l’IDPA sta diventando una mera (non è un errore) bufala, penso che se in una gara di Tiro dinamico accadesse una cosa del genere qualche testa sarebbe saltata.
Adesso basta, il tempo è divenuto maturo, non ci serve una federazione per divertirci, qualcuno mi deve spiegare il motivo per cui io debba pagare il tesseramento all’IDPA se poi hanno rovinato l’unico evento in cui questa sottospecie di organizzazione poteva fare qualcosa. E allora sia Fabio Guerra che Ciro Zeno, presidenti dei due principali club IDPA si ribellino ed organizzino gare di “Tiro Come Cacchio mi Pare” e noi tiratori parteciperemo sempre e numerosi.
Invece per i tiratori ambiziosi c’è la FITDS che sicuramente è seria e per avere una classifica non si dovrà aspettare l’allineamento di Giove con Saturno.
Il National dell’anno scorso ha riempito le riviste specializzate di critiche, quello di quest’anno è ancora peggio, leggende metropolitane, personaggi che cambiano divisione e classificazione con la disinvoltura con cui un bambino tira un calcio ad un pallone.
E allora i grandi detrattori dell’IDPA hanno ragione, e ve lo dice uno che in qualche gara di IDPA qualche medaglietta e qualche soddisfazione l’ha avuta mentre nelle gare di dinamico in genere finisco oltre la classifica.
Siamo tutti classificati, i nuovi conseguino il livello bronzo (la sicurezza è sacra) e si vedrà di classificarli nella prima gara di “Tiro de noartri” e ci divertiremo.
Occorre che i grandi club agiscano, noi tiratori non li tradiremo, anche perchè non dimentichiamo il motivo vero per cui tutti noi novelle unità swat partecipiamo a queste gare ovvero divertirsi sparando.
Spero che qualcuno voglia commentare o smentirmi, e sarò felice di cambiare idea. Convincetemi che l’IDPA ha ancora un senso, convincetemi che in questo post ho scritto una moltitudine di scemenze ed io pubblicamente lo ammetterò.
Ed ora basta livore, di seguito le foto (per gentile concessione di Mario Forty Five), le classifiche credetemi le vorrei pubblicare ma praticamente non esistono ancora.

Contenuto Non Disponibile.
Abilita i cookies cliccando su Accetta sul Banner

Massimo Lombisani Vecchi Articoli

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.