{"id":1144,"date":"2007-02-26T01:14:00","date_gmt":"2007-02-26T00:14:00","guid":{"rendered":"http:\/\/lombisani.it\/?p=52"},"modified":"2019-06-20T14:43:38","modified_gmt":"2019-06-20T12:43:38","slug":"lee-pro-1000-odi-et-amo","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lombisani.it\/wp\/lee-pro-1000-odi-et-amo\/","title":{"rendered":"Lee Pro 1000 odi et amo"},"content":{"rendered":"

\"Lee
\nHo tenuto questo post nelle bozze per un po’, indeciso se pubblicarlo o no; il motivo di tanta incertezza \u00e8 dato dal fatto che non conta tanto il contenuto che seguir\u00e0 quanto la rappresentazione dell’approccio che \u00e8 matrice comune di molte esperienze che ho vissuto. Capisco di aver espresso un concetto in maniera assolutamente criptica.
\nDunque torniamo indietro all’aprile del 2006, quando arriva il mio porto d’armi per uso sportivo e decido di acquistare la mia prima arma, la scelta (assolutamente guidata da parametri errati) cade su una Beretta PX4 Storm in calibro 9×21.
\nLa scelta \u00e8 caduta questa pistola sia per la sua linea accattivante che per il costo modesto rispetto alle concorrenti.
\nLa acquisto insieme alle munizioni e comincio ad andare al poligono a sparare,1, 2, 3 ……….9 finch\u00e8 mi stufo delle linee e cerco qualcosa di pi\u00f9 avvincente delle 30 linee (sono cos\u00ec definite al TSN di Torino).<\/p>\n

Per farla breve approdo all’ IDPA e se fino ad ora avevo sempre acquistato le munizioni ora devo fare un ulteriore passo e iniziare a ricaricare.
\nGi\u00e0…ricaricare, all’inizio sembra facile cammin facendo comincia a diventare una lotta per la sopravvivenza …tu o la pressa.
\nViene il momento di scegliere la pressa, la scelta cade sulla Lee Pro 1000, a detta di tutti ottimo rapporto qualit\u00e0\/prezzo, la sua concorrente Dillon Precision \u00e8 inavvicinabile.
\nL’instancabile Coordinatore del Black Eagle Shooting Club mi prepara la pressa e mi fa un vero e proprio corso di ricarica, io smonto la pressa e la porto in garage e la lascio li per un mese, la guardo con ammirazione e gratitudine grazie a lei entrer\u00f2 nel fantastico mondo della ricarica.
\nUn sabato preparo la stanza che dovr\u00e0 ospitarla e finalmente la isntallo permanentemente.
\nTerminato il rito dell’installazione comincio l’attivit\u00e0 di ricarica.
\nInneschi CCI, palle piombo della Frontier e via…<\/p>\n

I primi 1000 colpi vanno via lisci, dopo di ch\u00e8 cominciano i primi problemi con l’innescatore, la vite centrale, lo shell plate.
\nInsomma la porto in armeria dove il mio fido “armiere differente” mi cambia una manciata di ricambi e mi restituisce la pressa pi\u00f9 efficente che mai.
\nIntanto intorno a me comincio a registrare i primi cedimenti, ovvero persone che mollano la Pro 1000 per passare alla pi\u00f9 veloce e potente Dillon (la madre di tutte le presse).
\nMa io continuo, anche perch\u00e8 la disponibilit\u00e0 economica per un tale marchingegno avrei qualche difficolt\u00e0 a reperirla.
\nA settembre la svolta, acquisto un’altra pistola una Tanfoglio, arma sicuramente pi\u00f9 adatta all’attivit\u00e0 sportiva che pratico; ma qui sorge una nuova complicazione: devo cambiare gli inneschi, passare ai Winchester.
\nL’inizio della fine, macino colpi su colpi passando un bossolo alla volta, ci\u00e8 mettendoci tre volte il tempo necessario. Per fare i colpi per un allenamento ci volevano due o tre sessioni.
\nA complicare la situazione ci si mette anche la dose di polvere, dal giorno che Paolo me la aveva preparata non la avevo pi\u00f9 toccata.
\nCos\u00ec tocca capire quanta polvere mettevo nei proiettili, visto che con la nuova arma mi sembravano un po’ vispi, allora smonto il dosatore il quale \u00e8 costituito da un disco con una serie di fori numerati; appunto il mio numero e vado su internet per capire al mio buco quanti grani di polvere corrispondono.
\nIndovinate la risposta, esistone le tabelle volumetriche per i dischi della Lee per tutte le polveri del pianeta, ma non per la Cheddite.
\nVolete indovinare che polvere uso io ?<\/p>\n

Bene allora non resta che procurare una bilancia in grani, e cos\u00ec acquisto un splendida Lyman 500 completamente manuale (avete presente il venditore di verdura ambulante che ha quella bilancia con il contrappeso che quando deve pesare sembra un equilibrista sulla corda).
\nUna volta capito come tararla finalmente riesco a pesare e capire che stavo caricando troppo (a dire il vero il carrello della mia Tanfoglio ha provato a dirmelo in oi\u00f9 occasioni ma senza successo).<\/p>\n

Prendo una decisione drastica, butto i dischi e monto il dosatore volumetrico, una roba strana che ha una scala graduata che non centra nulla con la quantit\u00e0 che stai scaricando.
\nAnche qui bilancia, regolazione, bilancia, regolazione finch\u00e8 trovo il mio equilibrio.
\nSempre pi\u00f9 scoraggiato continuo, anche in questo momento avrei faticato a trovare le risorse economiche per il cambio.
\nMan mano per\u00f2 comincio a conoscere meglio la mia pressa, imparo a capire quando sta per incepparsi, faccio un uso massiccio di aria compressa e la pulisco in continuazione.
\nTutto procede cos\u00ec fino al 13 gennaio di quest’anno, giorno in cui preparo i colpi per la prossima gara di IDPA e vedo tra gli inneschi accatastati una scatola di inneschi Federal (i pap\u00e0 di tutti gli inneschi, si attivano a comando vocale).
\nPenso, perch\u00e8 no. Tanto peggio di cos\u00ec. E cos\u00ec carico l’innescatore e carico i tubi di bossoli e non mi fermo fino al centesimo colpo, il tutto senza interruzioni o intoppi.
\nDa quel giorno ho ricominciato ad usare inneschi CCI, ogni tanto faccio cilecca ma il mio armiere sta lavorando per risolvere.
\nMacino colpi alla velocit\u00e0 corretta e finalmente l’operazione di ricarica diventa routinaria.
\nQuesto racconto agli occhi di un macinato agonista sembra fuori dal mondo, tuttavia \u00e8 esattamente la sintesi di ci\u00f2 che ho vissuto io, spero pertanto che possa servire a qualcuno che sta incominciando la misteriosa arte della ricarica.
\nIo ritengo la mia esperienza positiva e fortunata poich\u00e8 sono stato per tutto il tempo aiutato e sorretto da Paolo Brusa del Black Eagle Shooting Club il quale ha saputo sempre rispondere a tutti i quesiti o problemi che in questo anno gli ho rivolto.
\nAlla prossima avventura…<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

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